Ipazia di Alessandria
La città che restò a lungo il centro di studi più attivo del mondo antico è sicuramente Alessandria d’Egitto; infatti, era popolata dai più prestigiosi letterati e scienziati del periodo.
La città che restò a lungo il centro di studi più attivo del mondo antico è sicuramente Alessandria d’Egitto; infatti, era popolata dai più prestigiosi letterati e scienziati del periodo.
Oltre ad aver esclamato “Eureka!”, Archimede ha fatto altro nella sua vita? Scopria-molo insieme.
A parte poche battute a lui attribuite, e quasi sempre tramandate dalle leggende a proposito dell’apprendimento della geometria, nulla, ma proprio nulla, si sa della vita di uno dei più grandi matematici di tutti i tempi: Euclide.
Pitagora è il prototipo del personaggio illustre, così famoso da lasciare a bocca aperta. Lo conoscono tutti gli studenti in tutto il mondo e….. non si sa nemmeno se sia davvero esistito.
Leggendo “il Teorema del pappagallo” di Denis Guedj, ho trovato molto interessante il passo nel quale il protagonista prova a spiegare il perché la matematica, in particolare la geometria, e quindi l’arte del dimostrare, sia nata in Grecia e non altrove.
Dal XV secolo in poi l’occidente divenne la culla dello sviluppo della matematica nei suoi diversi ambiti e i matematici che hanno reso possibile questa grandiosa ascesa furono i seguenti:
Tutti abbiamo sentito dire, almeno una volta, che la matematica è “nata” nell’antica Grecia, ma pochi sanno quali sono stati i protagonisti di questa stupenda storia.
Tra il V e l’VIII secolo d.C. tutta la scienza greca fu ripresa dai matematici arabi che, dopo averla assimilata, la misero a frutto.
Tali studiosi non erano però tutti arabi: scrivevano le loro opere in arabo, ma tra loro c’erano persiani, ebrei e berberi, che erano stati studiosi “a 360 gradi”, attivi nell’ambito della medicina, dell’astronomia, della filosofia, ma anche della fisica e della matematica.
A volte ci si chiede se tra matematica e letteratura, più precisamente in relazione alla poesia, possa esserci un connubio.
A volte capita che non è possibile utilizzare le comode e familiari formule per il calcolo delle aree delle figure geometriche.
Spesso alla richiesta di definizione di un oggetto matematico, lo studente risponde con una serie di informazioni, a volte, superflue.
Il sistema numerico che usiamo oggi, quello che conosciamo con il nome “indo-arabico”, è nato in India e sembra sia stato completato intorno al 700 d.C. .
Nella storia della matematica indiana ci sono due opere dalle quali non si può prescindere: Sulvasutra (800 a.C. - 200 d.C.) e Sourya Siddhantas (IV-VI secolo).
Un numero di Mersenne è un numero della forma 2n-1; mentre un primo di Mersenne è un numero di Mersenne che sia anche un numero primo.
Nel 1202, Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, con la pubblicazione del suo trattato “Liber Abaci” riuscì a convincere i suoi colleghi europei che il sistema di numerazione decimale, in uso fino ad oggi, era di gran lunga più conveniente di quello romano.
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