Évariste Galois, un matematico rivoluzionario

La vita del matematico francese Évariste Galois fu, come si suol dire, breve ma intensa.
Évariste nacque a Bourg-la-Reine nel 1811 da genitori molto colti; la madre gli fece da insegnante fino all’età di 12 anni. Nel 1823 andò a studiare al Collége Royal Louis-le-Grand, dove si distinse inn varie discipline.
Iniziò da subito a dedicarsi allo studio della matematica da un punto di vista superiore, leggendo le opere di Legendre, Abel e Lagrange, spaziando dalla geometria all’algebra. 
Parallelamente ai suoi studi, Galois si dedicava anche alla vita politica francese, che in quel periodo era molto movimentata. Da rivoluzionario non perdeva occasione per contraddire le decisioni del re e per questo nel 1831, nel giorno della ricorrenza della presa della Bastiglia, fu arrestato in seguito ad una manifestazione repubblicana. Fu condannato a sei mesi di reclusione, durante i quali passò il tempo studiando matematica. 
Quando fu rimesso in libertà, divenne ossessionato da una giovane donna che lo portò alla morte.
Infatti, il 4 giugno 1832, il quotidiano francese Le Précurseur riferì:
Parigi, 1° giugno. Un duello deplorevole ha privato ieri le scienze esatte di un giovane che ha dato le più alte aspettative, ma la cui celebrata precocità è stata ultimamente oscurata dalle sue attività politiche. Il giovane Évariste Galois (…) si stava battendo con un suo vecchio amico (…) noto per essere apparso anch’egli in un processo politico. Si dice che la causa del combattimento fosse una questione sentimentale. L’arma scelta dagli avversari era la pistola, ma data la loro vecchia amicizia non sopportavano di guardarsi negli occhi e hanno lasciato la decisione al cieco destino. Hanno fatto fuoco a distanza ravvicinata, entrambi armati, ma solo una pistola era carica. Galois è stato trafitto dal proiettile del suo avversario; trasferito all’ospedale di Cochin, vi è morto dopo circa due ore. Aveva 22 anni. Il suo avversario, L.D., è poco più giovane.
Il giorno prima del duello, Galois raccolse le sue opere in una lettera al suo amico Chevalier: descriveva le sue scoperte sui gruppi algebrici e le informazioni che ci forniscono sulla risolubilità di un’equazione polinomiale. La lettera si concludeva:
Chiedi pubblicamente a Jacobi o Gauss di esprimere la loro opinione, non sulla verità, ma sull’importanza di questi teoremi. Più avanti ci saranno, spero, persone che riterranno vantaggioso per loro decifrare tutta questa confusione.
Molti furono i matematici che si dedicarono all’approfondimento degli studi di Galois e nel 1856 la teoria di Galois veniva già insegnata a livello universitario.
Nel 1909, nella sua città natale fu inaugurato un monumento in suo onore, e il direttore dell’École Normale, Tannery, ringraziò il sindaco, dicendo:
… grazie per avermi permesso di scusarmi con il genio di Galois a nome di questa scuola in cui entrò con riluttanza, dove fu frainteso, che lo espulse, ma per la quale fu in realtà una delle più grandi glorie.

 

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