Eudosso di Cnido
Lo storico della matematica Morris Kline, nel suo celebre libro Storia del pensiero matematico, scrive: “Eudosso e Archita sono stati coloro che hanno dato origine a questa famosa e apprezzata arte della meccanica che essi usavano come un’elegante illustrazione delle verità geometriche”.
Da questa citazione si può già intuire la grandezza del pensiero matematico di questo studioso, allievo di Platone di Atene, vissuto tra il 408 e il 355 a.C..
Nacque a Cnido, città edificata su una penisola molta stretta, con due porti, situata nell’Anatolia, l’attuale Turchia.
Eudosso studiò matematica e astronomia con Platone e Archita, ma pare fosse anche dotto in medicina; scrisse molte opere, così importanti da essere citate dai suoi contemporanei e successori, tra i quali Archimede, ma purtroppo nulla ci è rimasto della sua produzione.
Tra i suoi studi: il problema della duplicazione del cubo, la teoria delle proporzioni, i numeri che oggi si chiamerebbero irrazionali; perfino Euclide si servì dei suoi risultati come base dei propri, ma riconoscendone il merito.
Eudosso era molto povero e dunque fu solo grazie ad aiuti finanziari di amici che riuscì ad andare a studiare in Egitto, prima a Menfi e poi a Cizico, così che la sua cultura aumentò tanto da poter creare lui stesso una scuola.
Tra le sue idee si ricordano la creazione di un mappamondo astronomico con le costellazioni, lo studio del moto dei pianeti, del quale elaborò il modello geocentrico, una misurazione del meridiano terrestre.
Ma in matematica il suo nome è legato a un metodo dimostrativo, il metodo di esaustione, cioè di esaurimento, di cui se ne servì magistralmente anche Archimede.
Tale metodo è un procedimento utile a calcolare aree di varie figure geometriche piane. Consiste nella costruzione di una successione di poligoni che convergono alla figura data. L'area della figura risulta essere quindi il limite delle aree dei poligoni.
Infine, vorrei ricordare che in suo onore, fu dato il suo nome ad una celebre curva matematica e a diversi crateri sulla Luna e su Marte.